Ci siamo. Nonostante il tempo inclemente e un inizio a singhiozzo, siamo in piena vendemmia. Abbiamo raccolto ad oggi circa la metà delle uve, anche se a maggio avevamo previsto di iniziare già i primi di agosto. L’inizio della vegetazione era stato infatti molto precoce, complice un inverno molto mite, con temperature superiori alla norma e una primavera molto piovosa. Durante l’estate però sono intervenute temperature sotto la media stagionale e una piovosità decisamente esagerata per il periodo. Questo ci aveva fatto temere per la sanità delle uve: l’eccesso di pioggia poteva compromettere il raccolto innescando il marciume. Tuttavia con interventi tempestivi, tutti condotti secondo il regime dell’agricoltura biologica, siamo riusciti a tenere a bada le possibili malattie. Anche le basse temperature e l’assenza di grandine sui nostri vigneti ci hanno favorito. Ad oggi possiamo quindi dire che stiamo vendemmiando un’uva che si presenta quasi perfetta dal punto di vista sanitario e dove non lo è chiaramente i grappoli vengono mondati da eventuale marciume o muffa.
Dobbiamo comunque fare i conti con uve dal tenore zuccherino leggermente inferiore rispetto a quanto eravamo abituati, e con acidità più elevate, più tipiche del territorio d’oltralpe che della nostra Franciacorta. Questo vuol dire che quest’anno dovremo porre più attenzione del solito in cantina, per riuscire a mantenere intatte l’eleganza e la profondità che cerchiamo sempre nei nostri vini.
Ma ci riteniamo davvero fortunati, vista la situazione in cui versano altri territori vitivinicoli del nord Italia. Siamo anche convinti che la scelta fatta alcuni anni fa di operare in regime di agricoltura biologica sia vincente, anche e soprattutto in annate difficili come questa. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati su questa vendemmia 2014, sia qui che sulla nostra pagina Facebook (link).

Considerazioni di Giulio Barzanò e dell’enologo Flavio Polenghi.